Skrunch II

Cover_Artedellaguerra

Francesco mi chiese di fare la copertina per l’Arte della guerra durante le nostre ormai annuali vacanze in Slovenia, dove  tiene un workshop per il Festival Sajeta, vicino al divino fiume Soca, mio grande maestro di vita. Più che al testo di Sun Tzu, dogma degli improvvisatori, o all’immagine ironica di un samurai che affetta un panino di Mc Donald’s, come avrebbe voluto Francesco, ho preferito ispirarmi al film “La foresta dei pugnali volanti”, del più grande regista cinese mai esistito, Zhang Yimou. Yimou trasforma in arte, in poesia e danza quello che per altri è soltanto azione, mero combattimento di arti marziali. Per affermare la mia volontà di rappresentare artisticamente il Samurai, dovevo però soddisfare l’esigenza di Francesco di contestare uno dei simboli occidentali del capitalismo. Ho immaginato, così, che il samurai combattesse contro quello che più detestiamo delle nostre città: il cemento. Mentre nel film il bellissimo Takeshi Kaneshiro combatte in foreste dai colori sublimi, nelle quali i pugnali volano tra suoni che echeggiano musiche tradizionali e infliggono ferite ai nemici, il nostro samurai sanguina in una battaglia nella quale è sconfitto, spirito eroico sospeso nello spazio senza tempo.

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